giovedì 28 luglio 2011

Una chiacchierata con Amanda Grange

Abbiamo tradotto per voi questa intervista ad Amanda Grange di Mags apparsa su Austenblog l’8-Agosto-2008:

Amanda Grange è l’autrice di una serie di rivisitazioni dei romanzi di Jane Austen scritti dal punto di vista del protagonista maschile: (Mr.) Darcy’s Diary, Mr. Knightley’s Diary, Captain Wentworth’s Diary, Edmund Bertram’s Diary, Colonel Brandon’s Diary, ed Henry Tilney’s Diary, che è in lavorazione (lo era all'epoca dell'intervista. Henry Tilney's Diary è stato pubblicato a Maggio 2011. NdT).

Darcy's Diary è stato il primo della serie di Diari dei protagonisti maschili di Jane Austen, ma non è stato il suo primo romanzo. Ci parli dei romanzi precedenti.
I miei romanzi precedenti sono tutti romance storici, ambientati generalmente nel periodo Regency, sebbene in alcuni casi siano del periodo eduardiano. Se qualcuno volesse provare a leggerli, i paperback di Lord Deverill’s Secret e di Harstairs House sono entrambi disponibili negli Stati Uniti. Comprendono sia l’avventura che una storia romantica, ed hanno sempre un lieto fine!

Da dove nasce l’idea di scrivere Darcy’s Diary?
Stavo leggendo Orgoglio e Pregiudizio ed ho pensato: Questo romanzo è così moderno, non c’è da meravigliarsi che sia ancora così popolare duecento anni dopo che Jane Austen lo ha scritto. Ha un ritmo veloce, moltissimi dialoghi, capitoli brevi ed il migliore — e più citato — incipit della lingua Inglese. L’unica cosa che manca, che invece non mancherebbe in un romanzo scritto ai giorni nostri, è una parte dedicata al punto di vista del protagonista maschile. Quindi ho pensato: Questo romanzo è così efficace, che potrebbe diventare un libro avvincente anche se fosse raccontato interamente dal punto di vista del protagonista maschile, perché non si tratta di un personaggio insignificante come sono alcuni protagonisti romantici; è una persona reale, che deve compiere un percorso di trasformazione della sua vita, prima di raggiungere il suo lieto fine.

Pensavo a ciò mentre stilavo un calendario per gli eventi di Orgoglio e Pregiudizio, dal momento che mi chiedevo in che periodo si svolgessero i fatti; e poiché controllavo le date e contemporaneamente pensavo alla storia dal punto di vista di Darcy, l’idea di scrivere Darcy’s Diary ha fatto capolino nella mia mente. 

Quando ha iniziato a scrivere Darcy’s Diary, ha pensato che avrebbe finito con lo scrivere un’intera serie di libri?
No! Non credevo che avrei scritto un intero romanzo, figuriamoci una serie!

Come si prepara per scrivere queste rivisitazioni? Come fa le sue ricerche e come decide di approcciarsi ad ogni personaggio?
Rileggo il libro per immergermi nuovamente nel mondo di cui devo scrivere, poi lo rileggo più lentamente e scrivo note dettagliate sulla trama, i personaggi e soprattutto i nomi, le date ed i luoghi. Dal momento che ho scritto una dozzina di Regency Romance oltre ai Diari, ho una certa familiarità con le abitudini del periodo, e dal momento che sono inglese, naturalmente ho una certa familiarità con la lingua, per cui non ho bisogno di fare alcune ricerche!
Poi cerco di immedesimarmi nel personaggio centrale, probabilmente nello stesso modo utilizzato da un attore per entrare in un ruolo. Penso alle loro esperienze di vita, alla loro famiglia, ai loro amici, tutte cose che contribuiscono a renderli ciò che sono. Poi inizio a guardare le cose dal punto di vista del protagonista maschile. È sorprendente come le cose sembrino diverse da quella prospettiva. Se agli altri l’eroe appare strano, insignificante e talvolta stupido, per se stesso sarà sensibile, intelligente e nel giusto, perché le persone di solito hanno una buona opinione di se stesse. Potrebbe più tardi cambiare opinione su se stesso, e il suo modo di agire ancora più avanti, ma generalmente penserà quasi sempre bene di se stesso. Questo può spesso dargli una visione distorta di ciò che in realtà sta accadendo; talvolta potrebbe dargli una visione più chiara di ciò che accade in realtà, e questo assicura un romanzo interessante.

È facile immaginare la storia del protagonista maschile partendo dal romanzo originale? Quanto deve inventare di suo?
Le linee fondamentali sono tutte lì, sia riguardo alla trama, che ai personaggi, anche se devo andare a caccia attraverso il libro per trovarle. Una volta che ho la storia ed i personaggi principali, devo dare vita al tutto con dialoghi, descrizioni, ecc. La storia del personaggio maschile probabilmente nel romanzo di Jane Austen sarà soltanto di poche centinaia di parole, mentre io lo trasformo in qualcosa come 35.000 parole a diario finito.

Ha avuto molti riscontri sulla serie da Janeites?
Sì. Ricevo molte e-mail dai lettori, il che mi fa molto piacere, e naturalmente il miglior riscontro è che continuino ad acquistare i libri!

Qual è il suo favorito finora? Qual è la storia che preferisce? (Le risposte potrebbero essere diverse!)
È una domanda difficile perché mi è piaciuto scriverli in modo differente. Ma se sono costretta, devo dire che quello che mi sono divertita a scrivere di più è stato Captain Wentworth's Diary , perché è stato il primo diario di cui ho scritto un retroscena completo. In particolare, mi è piaciuto sviluppare il rapporto fra Wentworth e suo fratello–e, naturalmente scavare nella relazione che c’era stata fra Wentworth ed Anne in precedenza.
La storia che preferisco, penso che dovrebbe essere Colonel Brandon's Diary. È così epica, piena di passione, di romanticismo, di cuori infranti, amore e perdita e poi, inaspettatamente, di felicità. 

Alcuni Janeites dichiarano che non potrebbero mai leggere titoli di “paraletteratura” collegati ed ispirati ai romanzi di Jane Austen. Cosa direbbe per incoraggiarli a leggere uno dei suoi libri?
Mmm. È difficile. Penso che direi loro che se provassero a leggere uno dei Diari, non dovrebbero necessariamente portarlo a termine se non è di loro gradimento, ma se invece lo fosse, ciò significherebbe che hanno trovato una serie di “Austen di seconda scelta” per prolungare il loro piacere.

Altri fan di Jane Austen potrebbero essere incappati nei sequel o nelle rivisitazioni sbagliate e potrebbero essersi stanchi e non voler provare con un autore diverso. Ha un’idea di come incoraggiarli a ritentare?
Credo che direi loro che i Diari sono uguali per stile e per modello agli originali. Non ci sono avvenimenti oltraggiosi o sesso dilagante, i libri sono del genere che la stessa Austen potrebbe aver scritto.

Edmund Bertram's Diary fra pochi giorni sarà disponibile negli Stati Uniti. Sua Signoria non è esattamente l’eroe più popolare del pantheon della Austen, ma il suo risulta piuttosto piacevole, mi sembra. Come si sente riguardo a questo ingresso in scena di Edmund?
Non mi piaceva Edmund in modo particolare prima che pensassi di scrivere il suo diario. Il suo personaggio non attrae immediatamente; è il fratello serio, non quello affascinante.

La sua opinione è cambiata dopo aver scritto il suo Diario?
Assolutamente. Non appena ho visto le cose dal suo punto di vista l’ho guardato con occhi diversi. Invece di vederlo come il guastafeste, ho visto che in realtà era responsabile, affidabile e leale—forse non gli attributi più attraenti, ma ciononostante indispensabili. Se Edmund non avesse avuto questa caratteristiche, i Bertram si sarebbero trovati in guai seri quando Sir Thomas partì per occuparsi degli affari all’estero. Se Edmund fosse stato un altro Tom, la tenuta sarebbe stata crivellata dai debiti nel momento in cui Sir Thomas fosse tornato a casa, e Maria si sarebbe trasformata in un’altra Lydia Bennet. La zia Norris avrebbe rinnovato l’arredamento di casa sua a spese di Sir Thomas e Fanny si sarebbe chiusa ancora di più in se stessa. Senza l’influenza giudiziosa di Edmund, la recita si sarebbe potuta trasformare in un disastro più grave che avrebbe comportato una perdita di reputazione della famiglia nel vicinato.

Mi sono piaciute davvero le dinamiche familiari dei Bertram, specialmente nelle prime scene, quando i ragazzi sono più giovani. I battibecchi fra loro sembrano reali e c’è anche vero affetto, specialmente fra Tom ed Edmund. Quali sono stati i suoi pensieri relativi ai rapporti della famiglia Bertram?
Credo che siano una famiglia molto reale, e come ogni famiglia hanno le loro discussioni e i loro problemi così come le amicizie e le feste. Mi è piaciuto scrivere della prima infanzia di Tom ed Edmund, perché mi è sempre sembrato che fossero vicini, nonostante i loro problemi. Immaginavo che avessero trascorso molto tempo insieme da ragazzi, cavalcando nella tenuta, nuotando nel lago e godendosi le occupazioni all’aperto consentite ai ragazzi della loro età e della loro classe. Lo vedevo come un legame che veniva creato fra loro e che le differenze successive non avrebbero infranto e credo che in Mansfield Park ciò venga confermato, dato che è Edmund che va a prendere Tom quando si ammala.
Ho mostrato Maria e Julia più competitive perché non potendo vivere in un ambiente più vasto dove confrontarsi con compagne di scuola, di università, ecc., si confrontavano fra loro. La loro competitività si protrae anche nella vita adulta, naturalmente, quando entrano in competizione per Henry Crawford.

I sentimenti di Edmund nei confronti di Mary erano più teneri e reali di quanto mi aspettassi—ed erano corrisposti. Qual è il suo punto di vista sulla loro storia d’amore?
Penso che sia una questione di opposti che si attraggono. L’attrazione iniziale è reale, ma una volta che arrivano a conoscersi più profondamente, diventano sempre più insoddisfatti l’uno dell’altro. Sfortunatamente, nessuno dei due ha l’esperienza o la maturità per rendersi conto che non potrebbe funzionare. Fino a quando, cioè, Mary esagera e, tutto ad un tratto, il velo cade dagli occhi di Edmund, che è sollevato di essere scampato per un pelo.

Possiamo osare chiederle un’opinione su Fanny Price?
Provo un’enorme simpatia per Fanny. Non è l’eroina più entusiasmante di cui leggere (a dir poco!), ma nella sua situazione non vedo come potrebbe essere diversa da ciò che è. Se cerca di essere un po’ più vivace, zia Norris la rimette subito con fermezza al suo posto, e di che posto orribile si tratta: non le è consentito neanche di avere il fuoco in camera sua d’inverno. Non gode della migliore salute, eppure, nonostante tutte queste condizioni sfavorevoli, si trasforma in una giovane donna intelligente, dotata di una notevole serie di principi morali. E per di più non può essere costretta con la forza a rinunciarvi.

Mi è piaciuto anche il modo in cui ha utilizzato Giuramenti di Innamorati sia per fare evolvere la storia—specialmente quando Edmund e Mary leggono insieme—sia traendone liberamente le citazioni per fare vedere ad un pubblico moderno, che ha una familiarità minore con la commedia dei contemporanei della Austen, quanto essa potesse essere pericolosa per quel particolare gruppo di attori.
Sì, volevo inserire una parte della commedia nel romanzo, perché sapevo che non tutti coloro che leggono il libro hanno familiarità con la commedia. In realtà non tutti leggendo il libro sono consapevoli che si tratta di una commedia vera. E naturalmente l’argomento è importante e il linguaggio utilizzato è talvolta più audace di quanto ci si aspetti, dunque è facile capire perché Edmund obietti, in modo particolare perché agisce in loco parentis per Maria, che è fidanzata, ma evidentemente prova piacere ad essere abbracciata da un altro uomo.

In Gran Bretagna è appena uscito Colonel Brandon’s Diary (lo recensiremo questa settimana) Lo sto ancora leggendo, ma finora mi sono molto piaciute le parti che precedono Sense and Sensibility—ho quasi perso la fermata del treno ieri leggendo la parte in cui scopre del matrimonio di Eliza, e poi ho cominciato a frignare sul treno che mi portava a casa quando è morta. Eppure non è melodrammatico né sdolcinato, come avrebbe potuto facilmente diventare. Cosa pensava della storia del Colonnello quando ha iniziato a scrivere il libro?
È la storia più fenomenale, c’è tutto, davvero, romanticismo, passione, tragedia e cuori infranti e mi sono accorta che il Colonello Brandon è molto più di ciò che vediamo in Sense and Sensibility.

È stato più facile o più difficile scrivere la sua storia ed i retroscena quando Jane Austen ci ha fornito così cortesemente una storia così romantica su di lui?
Entrambe le cose! Più facile perché c’era tanto di cui scrivere, ma anche più dura perché sapevo che sarebbe stato difficile scrivere senza scadere nel melodramma.
Scrivere dal punto di vista di un uomo mi ha aiutata a trattenere le emozioni in maniera tale da essere commuovente senza diventare lacrimosa, inoltre ho inserito parecchio humour piuttosto nero, in particolare con il padre di Brandon, per controbilanciare la dolcezza delle prime scene romantiche.

Crede che il Colonnello Brandon formi una bella coppia con Marianne Dashwood? O che lei sarebbe stata meglio con Willoughby, se lui non avesse scelto l’ereditiera, ma supponendo che la giovane Eliza fosse ancora in gioco? (ho trovato questo argomento piuttosto controverso discutendo sul libro con alcuni colleghi Janeites)
Di certo in Colonel Brandon’s Diary il Colonnello e Marianne formano una bella coppia. Hanno temperamenti molto simili, entrambi sono romantici ed entrambi sono profondi. Credo che saranno molto felici insieme.
Non credo che Marianne sarebbe potuta essere felice con Willoughby. Sebbene inizialmente sia attraente, Willoughby è vanitoso, debole, superficiale e crudele. Non credo che Marianne avrebbe potuto guardare Willoughby, tantomeno amarlo, una volta che avesse saputo di Eliza. È una ragazza molto appassionata, e credo che la sua ripulsa sarebbe stata appassionata quanto la sua iniziale attrazione.

Oserei dire che alcune fan di Edward Ferrars potrebbero essere deluse dal fatto che abbia preferito di scrivere il diario del Colonnello piuttosto che quello di Edward. Sta pensando di scrivere il diario di Edward?
Le prime voci del diario sono già scritte! Attenzione, continuo a riscriverle perché non credo di aver ancora afferrato il giusto tono, ma è di certo un diario che mi piacerebbe scrivere. Comincia da quando Edward aveva dieci o undici anni e si trova ad una festa per bambini organizzata da sua madre. L’incipit provvisorio suona così: “Non so come mai, ma per papà non posso fare niente di sbagliato, per mamma non posso fare niente di giusto.” Immagino che abbia un buon rapporto con il padre e che poi alla sua morte sia devastato, il che spiega la sua timidezza.

Ed ora sta lavorando sul diario del sesto protagonista, Henry Tilney’s Diary. Il team Tilney aspetta col fiato sospeso. Abbiamo seguito i suoi post sul blog Historical Romance UK che riguardavano la scrittura del libro, ed è interessante avere degli indizi sul suo processo creativo. Come va fin qui? Mr Tilney si comporta bene? Ed il Capitano Tilney si comporta bene?
È ancora presto, ma finora va tutto bene. Attenzione, a questo stadio del lavoro potrebbe succedere di tutto! Ma Mr Tilney, o meglio, dovrei dire, il giovane Mr Tilney, perché sto cominciando dai suoi sedici anni circa, si sta comportando molto bene. Suo fratello si sta comportando molto meno bene, sebbene sia allo stesso livello di molti giovani uomini della sua stessa età e classe. Eleonor, naturalmente, si comporta meravigliosamente.

Sei romanzi, sei diari di protagonisti… e poi?
Ho scritto un racconto per il cinquantenario della Romantic Novelists’ Association’s nel 2010. Riguarda un incontro accidentale fra Wickham, Willoughby e Darcy in una notte nevosa in una taverna di posta. Non so se farà parte di un libro per l’anniversario dell’RNA, dal momento che l’editore non ha ancora fatto una selezione finale dei racconti, ma se non farà parte del libro, lo pubblicherò sul mio sito web.
Oltre a questo, non lo so proprio. Mi piacerebbe scrivere un altro romanzo gotico—gotico sul genere di Victoria Holt, non su quello di Anne Radcliff — e mi piacerebbe scrivere altri diari. Credo che Frank Churchill’s Diary potrebbe essere interessante, e mi piacerebbe scrivere anche Mr Darcy’s Diary volume II. In realtà non basterebbero tutte le ore del giorno per tutti i libri che mi piacerebbe scrivere. Ma probabilmente mi prenderò una pausa dopo Henry Tilney’s Diary. Chi lo sa? Magari potrei riuscire a mettermi in pari con i lavori domestici! Oppure, ripensandoci, l’idea di lavare e stirare mi potrebbe magari fare ritornare alla tastiera del computer.

Testo originale dell'intervista
Traduzione di Gabriella Parisi

Links utili
Biografia di Amanda Grange nella Galleria Ritratti di OF&NF
Lo Speciale sui Diari di Amanda Grange su OF&NF
Mr Darcy's Diary su Amazon.it
Wickham's Diary - a novella su Amazon.it
Mr Knightley's Diary su Amazon.it 
Cap. Wentworth's Diary su Amazon.it
Edmund Bertram's Diary su Amazon.it
Henry Tilney's Diary su Amazon.it
Colonel Brandon's Diary su Amazon.it
Mr Darcy, Vampyre su Amazon.it (Italiano - TEA Libri)

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